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Una tassa perché i maiali muoiano meglio

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Olaf Scholz

Olaf Scholz

Come salvare il mondo da noi stessi? Basta una tassa. A pochi mesi dalle elezioni (26 settembre) socialdemocratici e cristiano democratici, insieme al governo a Berlino, propongono un’imposta extra su carne, latte, burro e uova, destinata a migliorare le stalle e i superpollai. Maiali, vitelli, polli devono vivere meglio in attesa della morte e finire sui nostri piatti. Si pensa anche agli esseri umani. Il ministro alle Finanze, il socialdemocratico Olaf Scholz, sfidante alla Cancelleria, vorrebbe imporre un equo canone nazionale per risolvere la crisi degli alloggi, anche se, come previsto, è già miseramente fallito a Berlino, dove è in vigore da un anno. Pochi affittano, si preferisce vendere e i prezzi non calano.

© il Deutsch-Italia

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All’inizio dell’anno è aumentata di una decina di cent l’imposta sulla benzina, ma le case petrolifere ne hanno approfittato per far salire il prezzo. Oggi un litro di super costa in media 25 cent in più rispetto a gennaio, si circola meno a causa del Covid, ma dubito che la ministangata servirà a rendere l’aria più pura quando terminerà l’emergenza. Io non ho mai fumato, ma sono anche scettico che aumentare il prezzo delle sigarette salvi la salute dei fumatori. Un pacchetto a Berlino costa due euro in più che a Roma, ma il calcolo è complicato, nelle confezioni si trovano a seconda 19 o 18 sigarette e non venti.

La carne costa troppo poco, ed è vero. In autunno fu denunciato ancora una volta, perché nei grandi macelli era esploso il Covid, a causa delle condizioni in cui vivevano (e vivono) i lavoratori, quasi tutti stranieri, pagati troppo poco. È colpa dei pensionati che devono badare a ogni euro, se si ostinano a gustare una cotoletta, invece di diventare vegetariani, meglio vegani? Ma la frutta e la verdura bio costano il triplo rispetto a mele e insalate normali.

Un maiale allevato libero su un prato, come un cinghiale, senza antibiotici, è magro e più sano, e anche più gustoso. Al chilo arriva a costare cinque volte almeno in più dello Schwein ingrassato in una gabbia dove non si può muovere. Dal nostro macellaio la carne di manzo tritata, quasi senza grasso, costa 19 euro al chilo, al supermarket trovi quella normale a tre euro. Si prevede una tassa di 40 cent su ogni chilo di carne, di ogni qualità. Due cent su un litro di latte, 15 su un chilo di formaggio o di burro.

Come applicare la stangata? Non sarà una procedura semplice, la proposta occupa 276 pagine. Di sicuro, una nuova complicazione burocratica. Una variante per semplificare è già prevista: invece di una tassa di consumo, una tassa di solidarietà, un Soli come si dice in gergo, sulle entrate, diciamo sull’Irpef, intorno al 2,5 per cento. Ma colpirebbe tutti, anche i vegani.

L’Iva non dovrebbe essere calcolata sulla nuova tassa, si precisa, e i proventi andrebbero ai produttori per migliorare le stalle. Mi chiedo, perché non aumentare anche le pensioni minime e gli assegni sociali in modo che possano mangiare meglio quanti vivono con il minimo. Comunque la proposta di legge è solo una perdita di tempo, uno specchietto per le allodole (continuo a leggere che gli italiani le mangerebbero insieme con i tordi). Non c’è il tempo perché venga approvata prima del termine della legislatura. Serve a fronteggiare i Verdi, che secondo i sondaggi conquisteranno il secondo posto, superando i socialdemocratici. La “Süddeutsche Zeitung” ha un dubbio: a che serve migliorare la vita breve di un maiale tedesco, se i maiali sono già in parte allevati in stalle all’estero?

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© per gentile concessione di ItaliaOggi

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Roberto Giardina, dal 1986 in Germania, è corrispondente per il QN (Giorno-Resto del Carlino- La Nazione) e Italia Oggi. Autore di diversi romanzi e saggi, tradotti in francese, spagnolo, tedesco. In Germania è uscito "Guida per amare i tedeschi", "Anleitung die Deutschen zu lieben" (Argon e Goldmann), "Complotto Reale" (Bertelsmann), "In difesa delle donne rosse" (Argon), "Hundert Zeilen", "Berlin liegt am Mittelmeer" (Avinus Verlag), "Pfiff", romanzo sulla Torino degli Anni Sessanta e la rivolta operaia di Piazza Statuto; "Attraverso la Francia, per non dimenticare il Belgio"; "Lebst du bei den Bösen?", "vivi tra i cattivi, la Germania spiegata a mia nipote"; e recentemente "Il Muro di Berlino. 1961-1989".

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