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Colazione con i libri

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Colazioni letterarie © Goethe Institut - Giulia Mirandola
Colazioni letterarie © Goethe Institut - Giulia Mirandola
Giulia Mirandola © Goethe Institut

Giulia Mirandola © Goethe Institut

Non poteva che svolgersi di mattina l’intervista a Giulia Mirandola – ideatrice e curatrice di “Colazione alla Literaturhaus di Berlino”, format editoriale della sezione italiana del Goethe-Institut, ma tradotto anche in tedesco e in altre lingue. Giulia fin da giovanissima si occupa di editoria vestendo i panni di diverse professionalità, acquisendo esperienza e conoscenze di quelle che sono nel concreto le sfumature che compongono il più ampio scenario del mondo letterario. Inoltre si occupa di progettazione culturale ed educazione visiva, promuovendo la lettura dei picture book. Oggi risiede a Berlino, grazie al programma di mobilità transnazionale “MoVE-Mobilità verso l’Europa” che le ha aperto la possibilità di collaborare con la libreria indipendente Dante Connection. Nel 2019 scrive un reportage sulla Fiera del Libro di Francoforte edizione 2019, comincia così a collaborare regolarmente per il magazine online del Goethe-Institut occupandosi della rubrica “Finestra su Berlino”.

L’abbiamo pertanto contattata per conoscere meglio il suo lavoro, le idee e le visioni alla base delle “Colazioni” letterarie.

Literaturhaus Berlin © il Deutsch-Italia

Literaturhaus Berlin © il Deutsch-Italia

Come nasce “Colazione alla Literaturhaus di Berlino”?
Si tratta di un format che ho proposto all’inizio del 2020 e che si inserisce nella rubrica “Letteratura”, in parallelo scrivo regolarmente anche per la rubrica “Finestra su Berlino”, con degli approfondimenti sulla scena letteraria berlinese e più in generale del mondo del libro nella Capitale. Uno degli scopi è quello di attraversare la letteratura come se fosse un ponte tra la cultura tedesca e quella italiana.

Perché proprio la colazione?
La colazione ha qualcosa di rituale, in Germania è un momento nel quale ci si prende il tempo per sedersi in un caffè, conversare e ciò è piacevole. L’idea di fare colazione con chi fa letteratura e ama leggere è nata osservando queste abitudini. “Colazione alla Literaturhaus di Berlino” non si limita a incontrare autrici e autori, ma si apre alle diverse professioni del mondo dell’editoria. Sul tavolo ci sono i libri, intorno siedono esseri umani diversi che coltivano la passione di fare e leggere libri. La letteratura è un’esperienza umana e queste interviste lo dichiarano in modo esplicito.

Nella rubrica trovano spazio non solo scrittrici e scrittori, ma anche traduttori, editori, poetesse, fumettisti e, in generale, le figure professionali che ruotano attorno al prodotto editoriale, tra cui risaltano per importanza, anche i librai delle librerie indipendenti
Librai e libraie sono figure di mediazione culturale straordinarie. Spesso si tratta di persone che hanno compiuto studi letterari, che hanno deciso di mettere al servizio del pubblico la loro conoscenza delle letterature.

Literaturhaus Berlin © il Deutsch-Italia

Literaturhaus Berlin © il Deutsch-Italia

Parliamo della Literaturhaus di Berlino
La Li-Be è una villa con un giardino storico, è situata in Fasanenstrasse 23, a due passi dal movimentato Ku’damm. Vi sono inoltre una caffetteria (Café Wintergarten) e una libreria (la libreria indipendente Kohlhaas & Company). Hanno una conduzione separata, tuttavia si percepiscono come parte di un’unica atmosfera, ideale per svolgere delle colazioni letterarie. Nell’intervista alle due direttrici, Janika Gelinek e Sonja Longolius, ho chiesto loro di raccontare in concreto come si fa a governare una istituzione come questa, lavorando a quattro mani e le ho invitate immaginare di fare colazione con alcuni dei personaggi vissuti o transitati nelle stanze della Li-Be.

Literaturhaus Berlin © il Deutsch-Italia

Kohlhaas & Company © il Deutsch-Italia

Vogliamo tornare un attimo sulla questione delle librerie e del lavoro dei librai?
In Germania la letteratura è un settore culturale articolato su vari livelli. Sono diverse e numerose le professioni riconosciute, il ruolo di scrittori e scrittrici ha valore quanto quello di altri mestieri del libro. Le librerie indipendenti sono luoghi di estremo interesse per me: rappresentano il punto di contatto e di massima vicinanza tra i libri e le persone che li leggono. In Italia l’editoria si muove diversamente e si concentra maggiormente sull’esposizione e la promozione degli scrittori.

Monika Gruetters © CC BY-SA 3.0 Christof Rieken WC

Monika Gruetters © CC BY-SA 3.0 Christof Rieken WC

Questa visione apre la strada a pratiche e politiche specifiche?
In Germania esistono premi per le librerie indipendenti, per le case editrici, per traduttori e traduttrici, si attende che possano nascere in futuro anche premi per i migliori progetti culturali impegnati nella mediazione della letteratura. Nel 2020, nell’ambito delle azioni di emergenza messe in atto in seguito a Covid-19, la ministra della Repubblica Federale Tedesca per la Cultura e i Media Monika Grütters (CDU) ha sostenuto con misure economiche specifiche le piccole e medie case editrici, nella consapevolezza che il loro ruolo sia decisivo per mantenere vivo il comparto editoriale.

Colazioni letterarie © Goethe Institut - Giulia Mirandola

Colazioni letterarie © Goethe Institut – Giulia Mirandola

A proposito di mediazione culturale, qualcosa sullo sguardo di Berlino verso il panorama italiano?
Segnalo due progetti che trovo particolarmente stimolanti: il primo è la piccola casa editrice Nonsolo Verlag che ha tra i suoi scopi quello di pubblicare scrittori e scrittrici al principio della loro carriera, a partire da una considerazione alta della qualità della traduzione. Il secondo progetto si chiama Edition CONVERSO, il suo programma editoriale è basato sulle letterature del Mediterraneo. Anche in questo caso la qualità della traduzione è in primo piano. Proprio in queste settimane è uscito nelle librerie “Der Kunstfertige Fälscher” di Maria Attanasio (in Italia conosciuto come “Il falsario di Caltagirone”, edito da Sellerio, 13 €) nella traduzione di Judith Krieg e Michaela Wunderle. Un ambito che mi pare ricevere una attenzione non trascurabile da parte dell’editoria tedesca è quello del fumetto italiano. La casa editrice berlinese Avant Verlag che, nel proprio catalogo, conta autori e autrici quali Manuele Fior, Zerocalcare (tradotto da Carola Köhler e di cui è possibile leggere un articolo interessante sul sito del Goethe-Institut), Gipi, Gabriella Giandelli, Lorenzo Mattotti, Paolo Bacilieri, Igort, Stefano Ricci, ha appena pubblicato la traduzione del romanzo a fumetti di Davide Reviati “Drei mal spuken” (in Italia “Sputa tre volte”, pubblicato da Coconino Press, 25 €) presentato in anteprima lo scorso settembre in occasione del Graphic Novel Day nell’ambito di ILB-Internationales Literaturfestivsl Berlin 2020.

Per quanto riguarda invece il formato delle “Colazioni letterarie”?
Al momento il formato è costituito da testi e fotografie, ma non escludo che in futuro possano essere sperimentati altri modelli di narrazione, per esempio il podcast. La redazione del magazine culturale online di Goethe-Institut Italien è aperta all’innovazione ed è sensibile ai rapidi cambiamenti in corso nel mondo digitale e della comunicazione.

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Comunicatrice e curatrice d’arte contemporanea. Dopo aver conseguito la laurea con una tesi in Antropologia di Genere presso l’Università degli studi di Firenze, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nella Capitale svolge parallelamente ricerche etnografiche, in particolare dedicandosi all'organizzazione di eventi filantropici, promuovendo la condivisione e lo scambio di idee, valori, lingue e pratiche artistiche.

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