Cultura

Con Goethe nel cuore, nei giorni del “lockdown”

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Casa di Goethe Roma © il Deutsch-Italia
Casa di Goethe Roma © il Deutsch-Italia
Maria Gazzetti © Kerstin Schomburg

Maria Gazzetti © Kerstin Schomburg

Germania e Italia: l’acceso dibattito sul tema delle divergenze tra i due Paesi è ancora molto attuale e non accenna a smorzarsi. L’Italia, che in alcuni casi si è sentita abbandonata, invoca maggiore solidarietà. La Germania, dal canto suo, vorrebbe maggiori garanzie anche in virtù della nostra ormai proverbiale instabilità politica. Come si riflette tutto questo sulle relazioni italo-tedesche, anche nel quotidiano? E in che misura l’Italia si sente davvero supportata dall’Unione Europea? Una mano tesa per una soluzione pacifica del “conflitto” ai tempi del Coronavirus arriva inaspettata dalla cultura.

Maria Gazzetti, nata a Viterbo 65 anni fa, di nazionalità italiana (ma dal 2013 anche tedesca), da sette anni dirige con sapienza e grande passione il Museo Casa di Goethe a Roma. Conosce bene entrambe le civiltà e può a giusto titolo essere definita “mediatrice culturale” tra i due Paesi, tra il Nord e il Sud Europa.

La dottoressa Gazzetti, in una recente intervista alla emittente svizzera “SRF” ha dichiarato di aver vissuto con ancor più profonda empatia il suo rapporto con Roma in questo periodo di lockdown. Un po’ come lo avrebbe vissuto Wolfgang Goethe – se vivesse ai giorni nostri – a passeggio per la città ancora semi-deserta con la sua bella autocertificazione (scherza) a godersi il Colosseo vuoto sotto il chiaro di luna… Ma, ammette, per lei e già da tempo iniziato il conto alla rovescia in attesa del fatidico 18 maggio, data in cui anche la struttura di via del Corso potrà essere finalmente, salvo slittamenti dell’ultimo minuto, riaperta al pubblico.

Casa di Goethe Roma © il Deutsch-Italia

«Sì, mi mancano i visitatori in carne ed ossa vor realer Gegenwart (dal vivo)- confessa al Deutsch-Italia citando lo scrittore francese George Steiner – vor echtern Bild (di persona)- mi mancano, ci mancano molto! Sono loro, il contatto umano, le persone che ci danno la spinta, la carica per andare avanti in questi tempi difficili. La voglia di fare e dare ancora di più. Manca lo scambio, mancano i sorrisi, gli sguardi… non si possono sempre e solo vedere facce incorniciate dallo schermo, male illuminate, come fantasmi di un tempo che fu»

Si riferisce, Maria Gazzetti, a tutte quelle iniziative di realtà virtuale avviate da enti e istituzioni culturali che, pur avendo avuto una valenza importantissima in questo periodo di chiusura anche per i musei, inducono negli operatori del settore e nei loro fruitori, alla lunga, un senso di frustrazione.

Bis zur Wiedereröffnung
Casa di Goethe Roma © il Deutsch-Italia

Casa di Goethe Roma © il Deutsch-Italia

Per ciò che concerne in particolare il Museo di Goethe la Direzione ha recentemente ideato, in collaborazione con l’Ambasciata tedesca a Roma, gli eventi online #dalbalconedgoethe e #ioscrivodacasa, invitando scrittori ed artisti tedeschi e italiani a condividere le loro testimonianze sul rapporto di reciprocità culturale tra Italia e Germania.

«Abbiamo presentato la mostra inaugurata il 27 febbraio pubblicando post di quadri e immagini – spiega Maria Gazzetti. Abbiamo condiviso una videobotschaft dello scrittore Dirk von Petersdorff che avrebbe dovuto essere con noi il 23 aprile scorso per una Lesung e per il 13 maggio p.v. – annuncia – abbiamo organizzato l’evento “sguardi incrociati sull’Europa” alla presenza (virtuale anche in questo caso) di due scrittori e politici di entrambi i Paesi»

Casa di Goethe @ Comes del Gallo

La Gazzetti auspica che questa pausa forzata sia servita a tutti coloro che operano nell’ambito della cultura italo-tedesca a Roma a percepire più forte e chiara l’esigenza di fare squadra, di lavorare in rete. E cita, oltre alle rappresentanze diplomatiche, il Goethe Institut e Villa Massimo ad esempio.

«#wirsindimmerfuerSieda. Ci saremo – annuncia la Direttrice del Museo – e saremo acqua e ristoro per l’anima a dimostrazione del fatto che non c’è posto per il risentimento – vecchio e nuovo – tra le due nazioni. L’occasione migliore per consolidare le nostre affinità elettive? Il compleanno di Goethe! – esclama la Gazzetti – Sicuramente! Quello dobbiamo festeggiarlo insieme a fine agosto, come ogni anno».

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