I tedeschi amano la famiglia
Lust auf Familie, il piacere della famiglia, dice “Die Woche” (Frankfurter Allgemeine). Anche se i single sono passati, in 20 anni, dal 31 al 41 per cento.
Lust auf Familie, il piacere della famiglia, dice “Die Woche” (Frankfurter Allgemeine). Anche se i single sono passati, in 20 anni, dal 31 al 41 per cento.
Recarsi sul posto di lavoro può essere causa di stress per i lavoratori. Da uno studio fatto su circa 12mila cittadini europei gli italiani sono fra quanti si sentono più sotto pressione in tal senso.
Secondo un sondaggio commissionato dalla “Bild am Sonntag” la maggioranza dei tedeschi sono favorevoli all’apertura domenicale dei negozi. Non dello stesso parere sono però tutti i negozianti.
Ironizza lo “Spiegel online” su un bando di gara pubblico italiano per prendere in gestione beni del demanio abbandonati. Ma come mai? Le solite critiche agli italiani spreconi e approssimativi?
Dal minijob al lavoro a tempo pieno, in Germania sono molti coloro i quali non sono soddisfatti del mondo dell’occupazione. Le ragioni sono molteplici: dalla paga minima non rispettata, all’antipatia per il proprio capo.
In Germania cala il numero di quanti portano a termine un tirocinio in favore degli studi universitari. Fra le ragioni ci sono domanda e offerta che non coincidono nello stesso posto e l’allettamento di guadagni maggiori dopo il percorso dell’Università.
Ad un anno e mezzo dall’apertura delle porte della Germania ai profughi, gli imprenditori tedeschi iniziano a tirare le prime somme del difficile processo d’integrazione lavorativa. I numeri non sono incoraggianti, anche a causa della burocrazia. Ma l’integrazione sociale non presenta lati migliori.
Un’analisi, fatta in base ad uno studio commissionato dalla Fondazione Bertelsmann, ha messo in evidenza come l’immigrazione qualificata sia un ottimo volano per l’economia. Di qui, forse, la maligna interpretazione fatta da molti commentatori internazionali allorquando la Cancelliera Merkel aprì improvvisamente le porte ai profughi siriani.