Scenari

Conte a Berlino: un’opportunità da non perdere

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Giuseppe Conte © Youtube Italia News

Angela Merkel ©-2017-nord-stream

Quella di questa sera è una visita importante per il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Incontrerà infatti la Cancelliera Angela Merkel a Berlino, dopo l’incontro avuto durante lo scorso fine settimana con il Presidente francese Emmanuel Macron. A dire il vero è la seconda occasione ufficiale nella quale i due capi di governo s’incontrano, dopo il G7 in Canada, ma è il momento ad essere diverso. Di mezzo c’è stata la crisi della nave Aquarius, della ong SOS Mediterranèe, organizzazione umanitaria franco-tedesca, che si è vista negare dal governo italiano l’attracco nei porti della Penisola, dopo che quello maltese aveva a sua volta rifiutato di accogliere i 629 profughi raccolti a bordo. Ma non basta. Di mezzo c’è anche la paventata crisi di governo in Germania, dovuta al quasi totale disaccordo all’interno dell’Unione proprio tra la Cancelliera e il suo ministro degli Interni, il cristiano sociale Horst Seehofer, riguardo i cosiddetti “centri di ancoraggio” e i respingimenti dei richiedenti asilo che abbiano già passato un processo di identificazione in un altro Paese dell’Unione Europea, e che sono quindi registrati nel sistema di impronte digitali “Eurodac”.

Horst Seehofer © Kremlin.ru

Nella scorsa settimana, complice anche la campagna elettorale per le elezioni in Baviera, dura polemica c’è infatti stata sulla questione migranti. La presentazione del cosiddetto “piano generale sul diritto d’asilo”, contenente ben 63 provvedimenti, del ministro federale dell’Interno prevista per martedì scorso era stata rimandata per approfondire la discussione. Merkel si concentra sulla riforma europea, come una riforma della procedura della zona Schengen di Dublino, una migliore protezione delle frontiere esterne della UE, e un sistema comune di asilo dell’Unione Europea con gli stessi standard per tutti. Ma tali decisioni potranno essere prese solo nella riunione del Consiglio europeo che si terrà a fine giugno. Il commissario al bilancio della UE, il cristiano democratico Günther Öttinger, rivolgendosi a Seehofer, ha recentemente dichiarato: «Sarebbe bello se la Germania, prima di agire unilateralmente, aspettasse di vedere cosa avverrà circa la riforma delle regole di Dublino a Bruxelles», dando così man forte alla Cancelliera.

Alexander_Dobrindt-©-CC-BY-SA-3.0_Harald-Bischoff

Tuttavia la critica nei confronti di Angela Merkel è forte all’interno della CSU. Il Primo ministro bavarese Markus Söder (CSU), in un’intervista rilasciata la scorsa settimana alla “Frankfurter Allgemeine Zeitung” aveva dichiarato: «Una cosa è chiara: se i cosiddetti centri di ancoraggio funzioneranno solo in Baviera, il respingimento al confine è l’unica opzione definitiva». E l’ex ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt (CSU) riferendosi alle preoccupazioni della Cancelliera circa il “piano per i richiedenti asilo” che potrebbe essere contrario alla normativa europea, ha dichiarato che i respingimenti alle frontiere vengono applicati anche dalla Francia. Nel 2017 ci sono stati 85mila respingimenti, la maggior parte al confine con l’Italia, quindi non da parte della Germania. Inoltre da luglio l’Austria del Cancelliere Sebastian Kurz (ÖVP) prenderà le redini dell’Unione europea, e l’accordo con la Germania è sicuramente maggiore con il ministro degli Interni, che ha recentemente incontrato e a cui ha esposto il suo piano per creare centri per i rifugiati al di fuori della UE.

Giuseppe Conte © youtube La Repubblica

Se a questo aggiungiamo che secondo i più recenti sondaggi, commissionati a diversi istituti dai quotidiani tedeschi, la Grosse Koalition, in un’ipotetica elezione politica da tenersi in questo momento, avrebbe un arco di preferenze da parte degli elettori minore del 50 per cento (appena il 46 per cento dei consensi, 30 punti per l’Unione e 16 per la Spd, secondo l’Istituto Forsa, poco più secondo l’Istituto Civey) la posizione della Cancelliera Merkel non è decisamente delle migliori.

Tutto ciò, pertanto, costituisce un’opportunità per il nostro premier Conte, per potersi inserire come terzo soggetto politico all’interno dell’asse franco-tedesco (Emmanuel Macron sarà a Berlino domani). E questo al di là dei toni sarcastici con i quali il quotidiano “Handelsblatt”, anche poco velatamente, lo definisce come un burattino nelle mani dei due vice-premier Luigi Di Maio (Movimento 5 stelle) e Matteo Salvini (Lega). Argomenti per trattare ce ne sono. Auguriamoci che rappresentino la prima vera occasione per non essere considerati la ruota di scorta dell’Europa. Auguri sinceri.

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Il Premier Conte al G7 tenutosi in Canada

© Youtube La Repubblica

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