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Bloccati gli affitti a Berlino

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© il Deutsch-Italia

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Il virus ha bloccato i cantieri, ma da almeno vent’anni in Germania è difficile costruire nuovi alloggi sociali, parola più gradita di case popolari, che suona male. A Berlino si progettano alberghi di lusso, e abitazioni da almeno 7mila euro a metro quadrato. Non solo nella metropoli che, nonostante l’esplosione dei prezzi, rimane la capitale d’Europa più economica per chi vuol comprare, ma gli affitti salgono. È sempre meno una città per giovani. La giunta “rosso-rosso-verde” ha imposto l’equo canone, e da lunedì 320mila inquilini cominciano a ricevere lettere che annunciano un taglio fino al 20 per cento degli affitti.

Si continua ad avvertire che sta per esplodere la bolla immobiliare, la fine del boom era dato per scontato a causa del Coronavirus, ma i prezzi per metro quadrato non scendono e si consiglia agli inquilini di tenere da parte quanto in apparenza si risparmia. Gli investitori puntano sulla quasi certa bocciatura della legge da parte della Corte costituzionale.

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Durante il lockdown, gli annunci immobiliari sono diminuiti del 40 per cento, ma la domanda non è diminuita: secondo la “Dpa”, l’“Ansa” tedesca, nel primo semestre il prezzo medio per gli affitti a livello nazionale è salito dello 0,8 per cento a 7,47 euro per metro quadro, e del 3,6 per cento rispetto all’anno scorso; il prezzo degli appartamenti è aumentato dell’8,5 per cento in un anno. Non si può andare contro la legge del mercato. A Brema è stata messa in vendita una minuscola casetta di sette metri quadrati, per 77mila euro.

A Monaco si è giunti a 12mila euro al metro quadrato al centro, con punte fino a 20mila. Impossibile per coppie giovani trovare un miniappartamento in affitto a una cifra accessibile. I responsabili in Baviera sono più realistici dei colleghi berlinesi. Invece di voler calmierare gli affitti con l’equo canone, fallito sempre e ovunque, si è deciso di costruire un intero nuovo quartiere su una superficie di 900 ettari, per 30mila inquilini, a una decina di chilometri dal centro, ben collegato con i mezzi pubblici. Ed è previsto perfino un lago artificiale.

Ma già si protesta in difesa dell’ambiente. Gli agricoltori non intendono rinunciare ai loro campi, che producono ortaggi e frutta rigorosamente bio. E i prati dovrebbero restare riservati alle mucche bavaresi che danno un latte speciale. Si sono riuniti nel gruppo h, come dire la terra della loro piccola patria, e hanno ingaggiato un avvocato per opporsi all’esproprio.

Il municipio a Monaco cerca un compromesso per realizzare il quartiere, evitando gli espropri. Persino i Verdi bavaresi sono d’accordo: meglio non esagerare, una casa è più importante a volte dell’aria pura, delle patate biologiche e del comfort delle mucche.

Ma non tutti, il partito è sempre diviso tra pragmatici e fondamentalisti. Si sono persi due anni tra polemiche e vertenze legali, ma si vota nel settembre del 2021, e si è decisi a sbloccare il progetto in tempo.

A Berlino si punta sulla chiusura dell’aeroporto di Tegel, per costruire palazzi e villette sull’enorme spazio a disposizione.

Ma a causa delle decine di nuove norme sul risparmio energetico il prezzo minimo previsto sarà intorno ai cinquemila euro a metro quadrato.

 

 

 

© per gentile concessione di ItaliaOggi

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Roberto Giardina, dal 1986 in Germania, è corrispondente per il QN (Giorno-Resto del Carlino- La Nazione) e Italia Oggi. Autore di diversi romanzi e saggi, tradotti in francese, spagnolo, tedesco. In Germania è uscito "Guida per amare i tedeschi", "Anleitung die Deutschen zu lieben" (Argon e Goldmann), "Complotto Reale" (Bertelsmann), "In difesa delle donne rosse" (Argon), "Hundert Zeilen", "Berlin liegt am Mittelmeer" (Avinus Verlag), "Pfiff", romanzo sulla Torino degli Anni Sessanta e la rivolta operaia di Piazza Statuto; "Attraverso la Francia, per non dimenticare il Belgio"; "Lebst du bei den Bösen?", "vivi tra i cattivi, la Germania spiegata a mia nipote"; e recentemente "Il Muro di Berlino. 1961-1989".

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