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Julian Reichelt direttore della Bild: “Non dimentichiamo i nostri vicini”

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La pagina della Bild Zeitung © Bild Zeitung
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La “Bild”, il maggior quotidiano tedesco – giornale cosiddetto popolare, ma pur sempre quello più letto nel Paese e con la tiratura più alta – si occupa spesso dell’Italia. Stavolta però grande è stata la sorpresa dei suoi lettori nello sfogliare l’edizione di giovedì 2 aprile e, arrivati all’ultima pagina, trovarla totalmente dedicata al nostro Paese. Non un articolo come tanti. come le altre volte, benevolo o no, di qualsiasi cosa si occupasse. Dagli storici scontri calcistici tra Italia e Germania, alle vacanze sulle spiagge del nostro Paese, alla Ferrari di Schumacher, purtroppo anche alla Mafia. La “Bild” stavolta ha scritto un’accorata lettera aperta di amore e solidarietà all’Italia ed agli italiani, duramente colpiti come nessun’altra nazione europea dal flagello del Coronavirus.

WIR SIND BEI EUCH! Siamo con voi! È il titolone bilingue che campeggia in testata. Con lo sfondo di una toccante immagine, quella di una giovane infermiera di Bergamo impegnata come tanti altri colleghi e colleghe operatori della Sanità, a tutti i livelli, nell’assistere i ricoverati colpiti dal virus.

Julian Reichelt © Bild Zeitung

Julian Reichelt © Bild Zeitung

Anche i due articoli-messaggio sono in italiano ed in tedesco. Li riportiamo integralmente più avanti, in entrambe le lingue. Ma prima ecco spiegata dal direttore della “Bild”, Julian Reichelt, come sia nata l’idea di questa pagina. Anche la sua risposta originale alla nostra domanda è in tedesco, con la traduzione in italiano:

»Täglich schauen wir uns in der BILD-Konferenz die aktuellen Fotos der Corona-Krise an. Die bewegenden, schmerzhaften Bilder aus Italien machen uns tief betroffen. Erst Recht, weil BILD sich Italien traditionell sehr nahe und verbunden fühlt – schon aufgrund der vielen Stars, die unsere Berichterstattung seit Jahrzehnten bereichern, vom Showgeschäft bis zum Fußball. Wie unsere Millionen Leserinnen und Leser lieben wir Italien, machen dort Urlaub, haben italienische Freunde und Kollegen. Durch diese besondere Letzte Seite wollten wir in unserer Zeitung ein Zeichen setzen, klar machen, dass Deutschland auch und gerade in dieser schweren Krise fest an der Seite von Italien steht und wir unsere Nachbarn nicht vergessen!«

«Ogni giorno nella conferenza di redazione della Bild guardiamo le attuali foto della crisi del Coronavirus. Le commoventi, dolorose immagini dall’Italia ci colpiscono profondamente. Specialmente perché la Bild per tradizione si sente molto vicina e legata all’Italia, già soltanto per le tante “star” che da decenni arricchiscono i nostri servizi, dal mondo dello spettacolo al calcio. Come milioni di nostri lettrici e lettori amiamo l’Italia, vi passiamo le vacanze, abbiamo amici e colleghi italiani. Con questa speciale ultima pagina abbiamo voluto dare un chiaro segno, nel nostro giornale, che la Germania anche e proprio in questa difficile crisi sta saldamente al fianco dell’Italia e che noi non dimentichiamo i nostri vicini!»

Ed ecco, dunque, le versioni originali, nelle due lingue, della lettera-messaggio del giornale agli italiani:

„Wir weinen mit Euch um Eure Toten. Wir fühlen mit Euch, weil wir wie Brüder sind. Come fratelli. Unser Wirtschafs- wunder wäre ohne Euch nicht möglich gewesen. Ihr habt das gute Essen mitgebracht. Plötzlich gab es Antipasti, Farfalle, Tiramisu. Nicht mehr nur Kartoffeln, Sauer- kraut, falschen Hasen. Italien, Land unserer ersten Sehnsucht.
Mit dem Käfer kamen wir zu Euch, an die Riviera, nach Rimini, dann Capri, Venedig, Toskana. Wir wollten türkises Meer und den Duft blühender Zitronen, wir wollten summen zu Umberto Tozzi und Paolo Conte – „Un Gelato al Limon“. Wir wollten immer ein wenig so sein wie Ihr. So gelassen, so schön, so leidenschaflich. Wir wollten Pasta kochen wie Ihr, Campari Soda trinken wie Ihr, Amore machen wie Ihr. La dolce vita. Darum haben wir Euch immer beneidet. Jetzt sehen wir Euch kämpfen. Sehen Euch leiden. Bei uns ist es gerade auch nicht leicht, bei Euch ist es noch viel schlimmer. Erschöpfe Krankenschwestern, die im Sitzen schlafen. Ärzte, die entscheiden müssen, wer überleben wird und wer stirbt. Wir sind in Gedanken bei Euch. Ihr schafft das. Weil Ihr stark seid. Italiens Stärke ist es, anderen Liebe zu schenken. Das wird Euch durch die Krise bringen.
Ciao, Italia. Wir werden uns bald wiedersehen. Auf einen Espresso, einen Vino rosso. Ob im Urlaub oder in der Pizzeria.“

“Piangiamo insieme a voi i vostri morti. Vi siamo vicini in questo momento di dolore perché siamo come fratelli. Wie Brüder. Ci avete aiutato a far ripartire la nostra economia. Ci avete portato cose buone da mangiare. Improvvisamente anche da noi c’erano antipasti, farfalle, tiramisù. Non più solo crauti e patate e polpettone. L’Italia, il Paese che è sempre stato nel nostro cuore.
Vi venivamo a trovare con il maggiolino, sulla Riviera, a Rimini, poi a Capri, Venezia e in Toscana. Cercavamo il mare azzurro e il profumo dei limoni, canticchiando Umberto Tozzi e Paolo Conte – “Un gelato al limon”. Volevamo sempre essere un po’ come voi. Con la vostra rilassatezza, la vostra bellezza, la vostra passione. Volevamo saper cucinare la pasta come voi, bere Campari come voi, amare come voi. La dolce vita. Per questo vi abbiamo sempre invidiato. Ora vi vediamo lottare. Vi vediamo soffrire. Anche da noi, la situazione non è facile, ma da voi è mille volte più difficile. Infermiere sfinite che dormono su una sedia. Medici che devono decidere chi può sopravvivere e chi deve morire. Siete sempre nei nos tri pensieri. Ce la farete. Perché siete forti. La forza dell’Italia è donare l’amore agli altri. Ciò vi aiuterà a uscire da questa crisi.
Ciao, Italia. Ci rivedremo presto. A bere un caffè, o un bicchiere di vino rosso. In vacanza oppure in pizzeria”.

 Non vogliamo giudicare le parole, le immagini, scelte dalla “Bild” per questo comunque toccante messaggio. Nel quale non mancano, lo sottolineiamo sinceramente, neppure i soliti stereotipi. Mentre mancano, invece – e aggiungiamo purtroppo – riferimenti ad argomenti, storie, persone, patrimonio della nostra nazione e del nostro popolo, della nostra cultura, che avremmo desiderato venissero ugualmente sottolineati. Ma tant’è.

EuropaCertamente la pagina è frutto dell’atmosfera, anche di tensione, creatasi intorno al dibattito sui cosiddetti Euro-Bond, alle prese di posizione che non sono apparse – almeno in un primo momento e prima delle opportune correzioni – particolarmente amichevoli nei confronti dell’Italia di alcuni importanti esponenti del Governo tedesco. E non solo, se si guarda a Bruxelles e dintorni. A simili affermazioni hanno però fatto da contraltare forti, opportune ed autorevoli iniziative di comunicazione da parte italiana, prima di tutte la lunga e profonda intervista del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte rilasciata al primo canale pubblico tedesco “ARD”. Per non parlare della lettera aperta di un nutrito gruppo di esponenti politici italiani pubblicata (a pagamento) dall’autorevole quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”.

 

La lettera pubblicata sulla “FAZ”La lettera sulla "FAZ"

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nato a Perugia nel 1948 ha la Germania come sua seconda Patria. Oltre a quella italiana, possiede anche la cittadinanza tedesca. Proprio in Germania, nella redazione italiana del Deutschlanfunk di Colonia (radio nazionale tedesca) è decollata la sua lunga carriera di giornalista professionista. Dopo essere stato capo ufficio stampa del Gruppo Fiat a Francoforte ed a Londra e successivamente dell’Italdesign-Giugiaro di Moncalieri (Torino), dal 1999 è tornato a vivere stabilmente in Germania, Ė stato a lungo corrispondente della Gazzetta dello Sport, per la quale, oltre ad occuparsi di calcio, ha seguito regolarmente la F.1 su tutti i circuiti del mondo. Attualmente collabora con varie testate italiane.

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